Come Fare Forex Trading Con il Trailing Stop
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Il trailing stop è uno strumento poco conosciuto nell’ambito del forex trading. Ma oggi rappresenta un modo molto utile per massimizzare la redditività del mercato valutario, in quanto permette di seguire in modo dinamico l’andamento del mercato facendo “correre” i profitti, ridurre la possibile perdita e bloccare l’operazione su determinati livelli di profitto. Il trailing stop è una variante dello stop loss che anziché essere statico è, appunto, dinamico. Infatti, il prezzo a cui si imposta lo stop loss anziché rimanere ancorato al prezzo di apertura fluttua a seconda del prezzo che viene raggiunto dal cross. Facciamo un esempio pratico, ipotizzando di tradare il cross EUR/USD aprendo una posizione in acquisto a 1.4415, con traling stop a 10 pips. Appena l’operazione verrà aperta, il trailing stop verrà fissato a 1.4405. Questo significa che se il prezzo dovesse eventualmente scendere sotto tale soglia, la nostra operazione verrà chiusa automaticamente (subendo in questo caso un passivo di 10 pips).
Detto in questi termini, non si capisce allora la differenza fra il comune stop loss e il trailing stop! Mettiamo che abbiate indovinato il trend, il prezzo inizierebbe a salire sopra i 1.4415. E così farebbe, di conseguenza, lo stop. Supponendo che il prezzo sia arrivato ad 1.4418, il limite impostato per uscire dall’operazione adesso è aggiornato a 1.4408, ovvero proprio 10 pips sotto il picco massimo raggiunto dal prezzo (che in questo caso coincide anche con il prezzo attuale). Questo significa che, nel caso il prezzo dovesse subire un’inversione, non si uscirà più automaticamente dall’operazione a 1.4405 (nel caso aveste fissato lo stop loss) ma a 1.4408. Di solito il trailing stop si inserisce subito dopo aver impostato l’operazione break even, perché il principale obiettivo di questa funzionalità è di bloccare i profitti seguendo gradualmente il profitto dell’operazione spostando gradualmente lo stop loss, ma può anche essere utilizzato per far muovere lo stop loss dinamicamente man mano che la nostra operazione volge a profitto. La differenza con il breakeven stop è evidente, in questo caso lo stop cresce al crescere del valore e quindi protegge i profitti e non solo il capitale iniziale. Ovviamente possono essere sviluppate le più diverse strategie di trailing stop, ad esempio è possibile stabilire il prezzo di attivazione pari al prezzo di carico o di pochissimo maggiore, e impostare un livello di esecuzione molto largo oppure prevedere un livello di attivazione alto e un livello di esecuzione vicino al prezzo attuale, così da “forzare” la chiusura del trade al primo storno. Inoltre non è da sottovalutare la bontà dell’utilizzo congiunto di diverse tipologie di stop che, opportunamente combinate tra loro, permettono di stabilire rigidi controlli ma dotati di una certa flessibilità.
Riassumendo, il trailing stop è uno strumento molto utile per massimizzare i profitti e minimizzare le perdite. Purtroppo, viene spesso utilizzato in maniera sbagliata. Si tratta infatti di una strategia che richiede una certa dose di esperienza per evitare di fissare trailing stop troppo stretti o troppo larghi, che possono subire influenze di oscillazioni momentanee oppure non ottimizzare un trend o un ritracciamento.