Come Usare L’Indicatore Stocastico Nel Forex
L’indicatore stocastico è uno degli oscillatori più difficili da utilizzare nel trading, ed è per questo motivo che molti investitori non lo usano in maniera ottimale o vengono ingannati dai falsi segnali generati. Ad ogni modo si tratta di uno degli oscillatori migliori e più utilizzati dai trader, soprattutto perché è un misuratore di “momentum“, ovvero la velocità alla quale si muove il mercato. La sua “scoperta” si deve a George Lane nel 1970 e, come altri oscillatori, identifica le zone di ipercomprato e ipervenduto che forniscono al trader i segnali di entrata e di uscita su un particolare strumento finanziario. In pratica, l’indicatore stocastico mette in relazione i prezzi di chiusura di una valuta (o, più in generale, di uno strumento) e l’intervallo in cui i prezzi della stessa oscillano in un determinato periodo di tempo. Generalmente, viene considerato ipercomprato un valore superiore a 80, mentre ipervenduto la soglia è 20. Il calcolo di questo oscillatore si basa sul rapporto tra valori minimi e massimi di prezzo di un periodo di tempo. Da questo rapporto nasce il valore %K sul quale poi viene calcolata la media %D.
Esistono 3 tipi di indicatore stocastico:
- veloce (fast) – Mette in evidenza il rapporto tra massimi e minimi di prezzo di un periodo di tempo, tracciando così il valore %K e il valore %D, che rappresenta la media mobile del valore %K. Questa tipologia non è però molto utilizzata dai trader a causa dell’eccessiva reattività dell’indicatore e della sua complessa applicazione ed interpretazione;
- lento (slow) – Si tratta dell’indicatore che riesce a generare dei segnali migliori rispetto a quello veloce, visto che la linea del valore %K viene disegnata come media mobile a 3 periodi di quella %D dello stocastico veloce. In questo caso, la linea %D è la media mobile a 3 periodi della nuova linea %K. I segnali generati da questo tipo di indicatore sono meno sensibili alle variazioni di prezzo.
- completo (full) – Si tratta della tipologia di indicatore stocastico più utilizzata dai trader, anche perché permette una maggiore “personalizzazione”, in quanto è possibile impostare numeri di periodi generici, sia per il valore %K che per il valore %D.
Come Utilizzarlo Efficacemente
Come abbiamo visto, l’indicatore stocastico è formato da due linee
- la linea %K (o “fast line”), più sensibile alle variazioni di prezzo,
- la linea %D ( o “slow line”), con la quale vengono generati i segnali di vendita e acquisto.
Nello specifico, la linea %K viene utilizzata come campanello di allarme per identificare possibili momenti di entrata e uscita dal mercato, mentre la linea %D viene utilizzata per generare il segnale vero e proprio nel momento in cui incrocia la linea più lenta. I valori dell’oscillatore stocastico variano tra tra 0 e 100 come segue:
- in caso di ipercomprato, le due linee tendono a portarsi verso valori compresi tra i 75 e gli 80;
- in caso di ipervenduto, tenderanno invece a portarsi verso valori compresi tra 20 e 30.
Sarebbe quindi opportuno utilizzare l’indicatore stocastico in fasi di trend definite, perché tramite esso è possibile sfruttare eventuali ritracciamenti del trend in atto. Al contrario, diventerebbe abbastanza rischioso utilizzare questo oscillatore in fasi laterali di prezzo, nelle quali sarebbe opportuno utilizzare più oscillatori insieme per cercare di trarre profitto dai movimenti oscillanti di prezzo. L’indicatore stocastico potrebbe quindi da solo indicare le forze di trend rimanendo con le due linee incrociate nelle aree di ipervenduto ed ipercomprato. Nelle fasi di correzione di prezzo, invece, l’oscillatore potrebbe fornire i punti di ingresso e di uscita sullo strumento considerato.