Storia Del Mercato Forex

Il mercato Forex nasce verso il 1880 e si è evoluto notevolmente nel corso degli anni. All’inizio, le valute si basavano esclusivamente sul valore dei metalli più preziosi dell’epoca, ovvero oro e argento, che fornivano uno standard stabile per gli scambi tra nazioni grazie ad un valore piuttosto costante. A quel tempo le valute cartacee non erano ancora utilizzate nei rapporti commerciali fra paesi, ma si utilizzavano monete d’oro e d’argento per l’acquisto di beni e servizi. Il valore di questi due metalli preziosi era stabilito in gran parte dalla disponibilità del momento e poteva cambiava repentinamente ogni volta che si scopriva con un nuovo giacimento. Ciò rendeva stabile il valore delle monete negli scambi commerciali con altri paesi, anche se il loro valore poteva variare notevolmente a seconda delle riserve detenute dalle varie nazioni.

A quel tempo, lo standard dell’oro fu istituito con l’obiettivo di stabilizzare il valore delle valute nazionali all’estero, così da stabilire il valore di una valuta nei confronti del medesimo valore in oro detenuto nelle riserve del paese. Questo significava che negli Stati Uniti ogni dollaro in circolazione era garantito dallo stesso valore in oro conservato nella tesoreria. Quando un paese si fosse trovato nella condizione di possedere meno oro tra le sue riserve o avesse deciso di stampare più denaro rispetto all’oro in suo possesso, la valuta avrebbe avuto un valore inferiore negli scambi commerciali con le altre nazioni. La carta moneta si diffuse a macchia d’olio, perché tutti sapevano che avrebbero potuto usarla per riscattare lo stesso valore in oro presso qualunque banca del mondo.

La Conferenza di Bretton Woods

Uno dei momenti più importanti nella storia del mercato Forex si ebbe nel 1944 con la conferenza di Bretton Woods, che si tenne dal 1 al 22 luglio nell’omonima località nei pressi di Carroll (New Hampshire), per stabilire le regole delle relazioni commerciali e finanziarie tra i principali paesi industrializzati del mondo. Gli accordi derivanti da questa conferenza vincolarono lo standard internazionale per le valute al dollaro americano e venne ratificato in 44 paesi diversi per stabilire uno standard di paragone per le diverse valute nazionali. Questo standard fissava il valore del dollaro a 1/35 del valore di un’oncia di oro ($35 per oncia). Da allora, ogni altra valuta venne poi confrontata con questo standard per gli scambi valutari internazionali. Uno degli obiettivi della conferenza era quello di evitare di ritornare alla situazione che diede vita al secondo conflitto mondiale. Secondo gli storici del tempo, infatti, fra le cause della guerra vi erano anche le diffuse pratiche protezionistiche, le svalutazioni dei tassi di cambio per ragioni competitive e la scarsa collaborazione tra i paesi in materia di politiche monetarie. I due principali compiti della conferenza furono perciò quelli di creare le condizioni per una stabilizzazione dei tassi di cambi rispetto al dollaro (eletto a valuta principale) ed eliminare le condizioni di squilibrio determinate dai pagamenti internazionali. A Bretton Woods nacque infatti quello che oggi tutti noi conosciamo come il Fondo Monetario Internazionale, ma anche la Banca internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo (Banca Mondiale), due importanti istituzioni esistenti ancora oggi che diventarono operative nel 1946.

La Fine di Bretton Woods

Alcuni fattori provocarono la fine degli accordi di Bretton Woods, come la guerra del Vietnam, il forte aumento della spesa pubblica e del debito americano. Il 15 agosto 1971, a Camp David, il presidente americano Nixon sospese la convertibilità del dollaro in oro in quanto, con le crescenti richieste di conversione in oro, le riserve americane si stavano diminuendo sempre più. L’abbandono definitivo degli accordi di Bretton Woods da parte dei membri del G10 (Germania, Belgio, Canada, Stati Uniti, Francia, Italia, Giappone, Paesi Bassi, Regno Unito e Svezia) divennero ufficiali nel Dicembre del ’71. Con quello che venne definito “Smithsonian Agreement“, il dollaro venne svalutato e da lì iniziò la fluttuazione dei cambi.

Il Mercato Forex Di Oggi

La fine degli accordi di Bretton Woods segnarono l’inizio del mercato forex così come lo conosciamo oggi, dove il valore della valuta di un paese viene determinato maggiormente dalle condizioni della sua economia, la stabilità del governo e altri fattori economici. Ciò significa che al variare di ciascuno di questi indicatori varierà anche il valore della valuta nei confronti delle altre. Negli scambi valutari di oggi, il valore della valuta di una nazione può fluttuare sensibilmente entro periodi molto brevi e consente così ai trader di trarre vantaggio da tali situazione per guadagnare. Questa differenza di valore tra due valute di paesi diversi è alla base del mercato Forex moderno. Quando una valuta di un paese sale di valore è possibile approfittarne selezionando l’opportuna coppia valutaria. Poiché il valore di una valuta cambia costantemente in base al verificarsi di alcuni eventi mondiali, il mercato Forex può offrire grandi opportunità di profitto ai traders.

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