Oro, La Valuta Del 21° Secolo

Nel corso dei secoli, l’oro ha assunto un ruolo importante nella società e nell’economia, e in molti ritengono che con l’instabilità che si è verificata nel primo decennio del 21 ° secolo, il metallo prezioso sia oggi uno degli investimenti più sicuri e redditizi. Tuttavia, molte persone non riescono a rendersi conto che l’oro, con il sistema attuale di libero mercato, è una moneta a tutti gli effetti. Questo metallo prezioso è infatti strettamente correlato al dollaro statunitense, anche perché le quotazioni dell’oro vengono espresse in dollari. In questo senso, il prezzo dell’oro può quindi essere considerato come un “tasso di cambio”.

Come detto prima, in un sistema di libero mercato l’oro rappresenta una vera e propria valuta, anche se non viene spesso considerata come tale. L’oro ha un prezzo ed esso oscillerà rispetto ad altre forme di scambio, allo stesso modo del dollaro statunitense, dell’euro o dello yen giapponese. L’oro può essere acquistato e conservato nel tempo, anche se non è spesso usato come metodo di pagamento diretto per l’uso quotidiano, anche se è altamente liquido e può essere convertito in contanti in quasi tutte le valute con relativa facilità. L’oro, quindi, ha quasi tutte le caratteristiche di una moneta comune. Vi sono poi dei momenti in cui è probabile che il suo prezzo si muova verso l’alto, soprattutto quando le altre valute o classi di attività tendono a “sovraperformare”. Ma l’oro rappresenta un ottimo investimento anche quando viene meno la fiducia nelle valute cartacee da parte dei risparmiatori, quando esiste la possibilità di guerra e/o quando le Borse o in generale l’economia attraversano un periodo di crisi. L’oro può essere scambiato in diversi modi, tra cui l’acquisto di oro fisico, contratti a termine, ETF o con l’acquisto di un Contratto per Differenza (CFD).

Oro e Dollaro Americano (USD)

L’oro e il dollaro americano hanno sempre avuto un rapporto interessante. Nel lungo termine, un calo della valuta americana ha significato spesso l’aumento dei prezzi dell’oro. Nel breve termine, invece, questo non è sempre vero. Storicamente, lo stretto rapporto del dollaro americano con i prezzi dell’oro può essere collegato agli accordi di Bretton Woods, dove fra le altre cose venne stabilito che le valute dovessero essere convertibili in dollari. Nella conferenza, venne stabilito un sistema economico “dollaro-centrico”, per cui i commerci internazionali avvenivano soprattutto in dollari; ad esempio, i prezzi delle materie prime, come il petrolio, erano tutti espressi in dollari. In pratica il sistema progettato a Bretton Woods era un gold exchange standard o sistema aureo, basato su rapporti di cambio fissi tra le valute, tutte correlate al dollaro, il quale a sua volta era correlato all’oro. E’ importante però ricordare che l’oro e le valute sono dinamici e variegati. L’oro, ad esempio, è influenzato da fattori che vanno oltre l’inflazione, il dollaro statunitense o una guerra. L’oro è una merce globale e quindi riflette il sentimento globale, non solo il sentimento di un’economia o un gruppo di persone.

Quando si considera l’oro come valuta, molte persone sostengono che sarebbe meglio tornare ad una forma “adattata” del gold standard. Ma nel corso del tempo si sono verificati diversi problemi con i gold standard attuati tra il 1800 e il 1971 (prima di Bretton Woods, infatti, esisteva già un concetto simile). Uno dei problemi principali è che i sistemi erano in ultima analisi dipendenti dalle banche centrali, che obbligavano i paesi a “giocare secondo le regole.” Regole che erano necessarie per regolare il tasso di sconto e consentire il corretto afflusso e deflusso di oro, così da portare il tasso di cambio di nuovo alla pari con i partner commerciali. Mentre molti paesi hanno seguito le regole, molti altri non lo hanno fatto (come la Francia e il Belgio). Qualsiasi sistema, per funzionare bene, richiede però la collaborazione delle parti coinvolte e il gold standard non ha fatto eccezione. Un secondo problema con il gold standard era che, mentre fu istituito per mantenere la stabilità dei prezzi nel medio-lungo periodo, nel breve termine vi erano ancora “shock” di prezzo che dovevano necessariamente essere assorbiti dalle economie. La scoperta di enormi giacimenti di oro in California nel 1848, ad esempio, rappresenta un ottimo esempio di shock di prezzo. La scoperta di nuovi giacimenti di oro aumenta infatti l’offerta di moneta e il livello dei prezzi, creando un breve periodo di instabilità.

L’Oro Come Valuta

Un sistema di libero mercato post gold-standard permette in sostanza all’oro di agire come una valuta. Questo significa che questo metallo prezioso, spesso indicato come “rifugio”, rappresenta un indicatore di incertezza. L’oro consente agli operatori e ai privati di investire in una merce che può spesso offrire (parzialmente) loro riparo dalle perturbazioni economiche. Come accennato in precedenza, questi periodi si verificano in qualsiasi sistema economico, anche in un gold standard. E visto che esistono momenti in cui vale la pena acquistare beni in un altro paese a causa di un tasso di cambio favorevole, anche l’oro dovrebbe anche essere visto in questa prospettiva: ci sono momenti in cui è conveniente possedere oro e altri momenti in cui non lo sarà. Anche se ufficialmente il gold standard è ormai storia vecchia, l’oro continua a risentire dell’andamento del mercato valutario e dal sentimento globale; di conseguenza, esso deve essere scambiato allo stesso modo di una qualsiasi altra moneta.

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oroNon importa quale sistema sia in uso, la sua efficacia si baserà sulla convinzione e la fiducia degli investitori nel sistema. L’appeal del gold standard è che fornisce l’illusione che la carta moneta sia sostenuta da qualcosa di sostanziale. Ma l’oro non può né essere mangiato, né ci si può costruire una casa, rendendo il suo valore una questione di percezione di massa del mercato globale. I mercati liberi consentono all’oro di agire come valuta per coloro che desiderano utilizzarlo come bene rifugio o investimento per il futuro, mentre le altre valute sono supportate da coloro che accettano che la carta moneta “pagherà” per ottenere beni e servizi. Questa convinzione è rafforzata dalla pubblicità: un annuncio non solo promuove un prodotto, ma fornisce un prezzo e si ribadisce l’idea che con il denaro di carta si potranno acquistare beni e servizi. L’oro non entra in questa equazione, ad eccezione di coloro che desiderano investire in un prodotto/valuta nei periodi in cui risulta vantaggioso farlo.

Con l’acquisto di oro, le persone possono mettersi al riparo dai tempi di incertezza economica globale. Questo metallo è quindi un investimento “proattivo” di copertura contro le potenziali minacce derivanti proprio dalla carta moneta. Pertanto, l’oro è investimento lungimirante. Come deve essere chi lo acquista.

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