Come Usare L’Analisi Fondamentale Nel Forex
Utilizzare solo l’analisi fondamentale nel Forex trading non è consigliabile o, per meglio dire, dovrebbe sempre essere abbinata all’analisi tecnica per far ottenere al trader le migliori possibilità di successo. Questo perché se si fa affidamento esclusivamente sull’analisi fondamentale, il più delle volte si perderà denaro.
A questo proposito, oggi vedremo i motivi per cui l’analisi fondamentale può essere rischiosa e come utilizzarla per migliorare le vostre strategie di trading.
L’Analisi Fondamentale Nel Forex Trading
Più che altro, il problema dell’utilizzare correttamente l’analisi fondamentale si ha nel Forex. Nell’investimento azionario, infatti, basterà controllare la posizione finanziaria della società in questione e avere la convinzione che l’economia cresca durante l’orizzonte temporale di investimento. Quindi, non ha senso pensare la stessa cosa del paese di cui state acquistando la valuta, anche se il vostro orizzonte di investimento è inferiore rispetto ad un tipico investimento in azioni?
Ovviamente, questo discorso è sensato…ma non per il mercato forex. I problemi sono fondamentalmente due: primo, quali indicatori fondamentali bisognerà utilizzare per ottenere informazioni sui fondamentali della società scelta? Secondo, le valute nazionali sono generalmente molto meno influenzate dai fondamentali economici rispetto ai mercati azionari. Quindi, anche scegliendo le variabili corrette per l’analisi, probabilmente non vi saranno molto utili. Una valuta non funziona come un’azione, ma sono strumenti di debito emessi dalle singole Banche Centrali.
Detto questo, gli indicatori dell’analisi fondamentale più popolari che possono essere applicati al mercato forex sono generalmente tre:
- Crescita Economica – E’ consigliabile comprare valute di paesi con dati economici forti o in crescita (il PIL, soprattutto) e vendere le valute con dati economici (PIL) deboli e/o in diminuzione.
- Valore di Mercato – Ogni valuta ha costi diversi. Come trader, bisognerebbe vendere quella che sembra sopravvalutata e comprare quella che sembra sottovalutata, sperando che i valori si invertano e guadagnare sulla differenza. Tuttavia, anche se si tratta di una strategia piuttosto logica, non è detto che funzioni! Questo perché il valore attuale di mercato non considera un importante fattore, ovvero se sussistano buone ragioni per cui il costo relativo dei beni e servizi nei diversi paesi è più o meno costoso.
- Differenziale del Tasso d’Interesse – Le valute che godono di tassi d’interesse più alti, tendono ad attrarre più investimenti. Questo significa che, in modo speculativo, gli investimenti forex dovrebbero fluire da valute con tassi di interesse più bassi a valute con tassi di interesse più alti. E questo dovrebbe permettere al forex trader di guadagnare acquistando valute con tassi più elevati utilizzando quelle con tassi più bassi. Nell’analisi fondamentale questa strategia si rivela spesso vantaggiosa ed efficace, soprattutto considerando che le commissioni notturne addebitate su base giornaliera dal broker online dovrebbero essere basse o addirittura positive a favore del trader, in quanto si basano sulle aspettative del mercato per i tassi futuri. Purtroppo questa strategia non funziona nei periodi di turbolenza del mercato. Inoltre, in un periodo di bassi tassi d’interesse, i differenziali dei tassi di interesse disponibili tra le valute saranno molto piccoli.
Abbiamo quindi capito che le tipiche strategie dell’analisi fondamentale hanno sì dei vantaggi, ma anche qualche lacuna di troppo. Cosa fare quindi per minimizzare ancora di più il rischio? Una strategia di analisi fondamentale efficace nel forex deve essere innanzitutto impostata in base alle decisioni prese dalle Banche Centrali sulle singole valute.
Questi istituti di credito possono infatti non hanno limiti di emissione della propria valuta, ma possono anche ridurla di molto e stabilire il suo tasso d’interesse. E tutti questi sono fattori che possono influenzare l’andamento del loro prezzo. Purtroppo, le banche centrali non preannunciano le loro intenzioni ed è quindi difficile prevedere l’andamento della valuta in questione. Tuttavia, è possibile seguire le loro pubblicazioni mensili, che spesso possono contenere indizi sulla politica monetaria che adotteranno.
Ad esempio, qualche giorno fa la Bank of Canada ha fatto capire che sarà poco probabile un aumento dei tassi nel Gennaio 2018. Il che è abbastanza sorprendente, visto il recente trend ribassista del dollaro canadese. Ad ogni modo, le banche centrali agiscono sempre nell’interesse della propria valuta. Ma quando si assiste ad un proseguimento del movimento del prezzo nel giorno successivo ad un annuncio, invece di un ritorno alla media, potrebbe essere un ottimo segnale di un movimento di prezzo guidato dai fondamentali che probabilmente durerà più a lungo.